giovedì 19 luglio 2012

Mio figlio e il panda

Mio figlio è stenofago. Tranquilli, non è una grave malattia . Si dice stenofaga una specie animale che utilizza come fonte di cibo solo pochi tipi di alimento, nei casi estremi, addirittura un solo tipo. Il panda, ad esempio (panda maggiore, per l'esattezza). Avete tutti presente quel tenero e accattivante orsacchiotto, che, non a caso, è stato scelto come simbolo del WWF? Ebbene, sappiatelo: il panda è un esperimento riuscito male! Tanto per cominciare, le sue probabilità di riuscire a riprodursi sono inferiori a quelle di azzeccare la sestina del Superenalotto, dal momento che le femmine vanno in calore solo per pochissimi giorni l'anno. Inoltre, pur essendo tecnicamente dei carnivori, sono diventati erbivori e dei carnivori hanno conservato dentatura ed intestino, il che comporta, come conseguenza, che di materiale vegetale debbano ingurgitarne tanto, ma proprio tanto, per riuscire a sostenersi. Dulcis in fundo, sono, appunto, stenofagi, essendo la loro dieta composta, per larghissima parte, da germogli di bambù. Chiaro che, se il bambù tende a scomparire, il panda è condannato, a meno di interventi da parte dell'uomo, volti a proteggere la specie dall'estinzione.
Mio figlio, al pari del panda, ha una dieta estremamente limitata: mangia solo pochissime cose e sempre quelle, non c'è assolutamente verso di fargli provare qualcosa di nuovo. Questa ristrettezza di vedute alimentari si applica anche al gelato. Per lui, infatti, esiste un solo gusto: nocciola. Entriamo in gelaterie che esibiscono un tripudio di gusti, gelati declinati in tutte le possibili varianti, ma lui, tetragono: nocciola... Potevo mai, per l' MTC di luglio, scegliere un gusto diverso? E così, cuore di mamma ha detto: e nocciola sia!


GELATO ALLA NOCCIOLA



Latte                          300 ml.

Panna                        250 ml.
Zucchero                   300 g.
Tuorli                         50 g.
Pasta di nocciole        2 tbs
Granella di nocciole   2 tbs
Vainiglia                    1 bacca


Per la crema inglese, ho utilizzato il procedimento che uso di solito. Ho riscaldato 100 ml di latte, ci ho messo in infusione la bacca di vainiglia, aperta a metà e l'ho lasciata in infusione per un'ora. Trascorso questo tempo, ho aggiunto il restante latte e la panna, vi ho immerso un colino a maglie fitte, in cui ho versato lo zucchero e i tuorli. Con l'aiuto di un cucchiaio di legno, ho fatto in modo che zucchero e tuorli si stemperassero bene nei liquidi. Ho messo la casseruola su fuoco basso e,senza mai smettere di girare, ho portato la crema ad 82 gradi. Se non si possiede un termometro, si può verificare la cottura con un metodo empirico: quando la crema velerà il dorso del cucchiaio, tracciare, con un dito, una riga, se questa rimarrà netta e non tenderà a scomparire, la crema è pronta. A quel punto, ho aggiunto la pasta di nocciole e l'ho amalgamata al resto. Guarnire con granella di nocciole

Dal momento che non posseggo una gelatiera, ho seguito le utilissime istruzioni di Mapi, che riporto fedelmente:
"trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di coperchio (le misure ideali sono cm 23x16x38, altrimenti suddividetelo in più contenitori piccoli, in modo che congeli uniformemente), tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro. Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità (volendo la si può trasferire velocemente nel robot da cucina per frullarla), poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer. Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per 30-60 minuti per far raggiungere al gelato raggiungere la giusta densità. Prima di servirlo, passarlo in frigorifero per 20 minuti."


Guarnire con granella di nocciole



Con questa ricetta partecipo all' MTC di luglio


13 commenti:

  1. Anch'io ho uno stenografo! Che assomiglia a un panda!!!!

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  2. E' anche uno dei miei gusti preferiti ;-)

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  3. Ho visto qualche foto di tuo figlio e, se è un panda, mi sembra proprio un panda ben riuscito... come questo gelato

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    1. Michela, certe volte mi chiedo come abbia fatto a venir su così alto, alimentandosi come si è alimentato. Dai 2 anni in poi, non ha più toccato una verdura che non fosse pomodoro, una frutta che non fosse spremuta d'arancia e assolutamente nessun tipo di pesce.

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  4. per fortuna mio figlio è onnivoro e buongustaio, curioso anche delle piatti "strani" che ogni tanto gli rifilo!
    il gelato alla nocciola non può che piacermi, le mangio a manciate!

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  5. Mariella!! Meno male che hai girato l'Italia! Ho visto subito questa meraviglia e mi sono sciolta ... io ma non il tuo gelato!!!
    Mi piace e il gusto di nocciola è uno di quelli che anche mio figlio adora. Lui, invece, mangia quasi di tutto.... a parte il tonno ma... non è un gusto di gelato...ancora!!
    Nora

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  6. allora anche mio figlio è stenofago!! solo al cioccalto!! per no parlare della pizza ...se va bene ci fa mettere il passato di pomodoro e basta!!! uffff che noia!!! bel gelato complimenti!!

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  7. ora so di che tipo è anche mio figlio: un panda! :DDD

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  8. ahahah cuore di mamma :) però concordo con tuo figlio: il gelato alla nocciole è gran buono!

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  9. ok: sono l'unica madre di panda femmina , allora :-)
    tre cose. sempre quelle e soprattutto non mischiate. Guai. Mangia sia carne che patate, am se osi uno spezzatino, verrà guardato con occhio schifato- e nenache minimamente sfiorato.
    Che sia una maledizione del contrappasso? chissà..
    in compenso, però, tu hai un panda buongustaio. Non so più chi me lo abbia detto, ma la nocciola è uno degi gusti su cui puntano i veri intenditori di gelato, per decidere se un prodotto è buono o no (l'altro è il pistacchio, se ti può interessare). a mia figlia, per contro, piace la stracciatella della vaschetta del supermercato: vogliamo parlarne? :-)
    metto tutto da parte, per quando arriva la scorta di nocciola tonda, dai pusher piemontesi- e intanto, già pregusto!
    graize ancora
    ale

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  10. Ale, anche io dico sempre a mio figlio che lui è il mio contrappasso!

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  11. La mia "vendetta" è stata quando è andato a pranzo dai genitori della sua ragazza, che è di Merano, e, per educazione, si è dovuto mangiare i canederli senza fiatare!

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  12. ...ma è più raro avere un figlio-panda o fare un gelato così meravigliioso? :-D

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