lunedì 18 giugno 2012

UN TORMENTONE

Credo che chiunque coltivi una passione provi il desiderio di condividerla e, se gli riuscisse di condividerla con un figlio, sarebbe il massimo. Io non faccio eccezione, per cui, amando la cucina ed avendo una figlia, ho spiato con trepidazione l'apparire in lei di qualunque debole segnale di amore per lo spignattamento. Sono riuscita a contagiarla con la mia passione? La risposta è: ni… Nel senso che, quando ci si mette, debitamente indirizzata, non se la cava male. Il punto è che ci si mette di rado. Ma, del resto, alla sua età, credo sia comprensibile se, dopo una giornata di lavoro, preferisca uscire con gli amici, anziché mettersi in cucina. Oppure, se resta a casa, difende la sua taglia 40 con petto di pollo ed insalata. Epperò, cucinare con lei è una delle cose mi manca, in particolare quando si tratta di curare l'aspetto estetico di un piatto. L'artista di famiglia è lei ed ha una manualità per certe cose che io mi sogno. Ho sempre pensato che una collaborazione tra me e lei in cucina avrebbe potuto essere molto fruttuosa. Il post di oggi testimonia il risultato ottenuto in una delle rare occasioni in cui questa sinergia c'è stata. Eravamo al mare e cadeva il primo compleanno della figlia di mia nipote. Cucina spartana, poco attrezzata, reperibilità di ingredienti "strani" limitata…mi torna alla mente un tormentone che, in quel periodo, girava sul web: la torta papera! E sono certa che, senza l'abilità di mia figlia nel modellare becco e zampe, sarebbe venuta fuori una papera sbilenca… La foto è quella che è, ma è stata scattata col cellulare.

  TORTA PAPERA

PAN DI SPAGNA
 da 26 cm. 6 uova 180 g. farina 180 g. zucchero
 Per il pan di spagna da 24 cm. 4 uova 120 g. farina 120 g. zucchero

 Montare le uova intere con lo zucchero per almeno 15 minuti. Setacciare la farina e aggiungerla delicatamente alle uova, mescolando dal basso verso l'alto. Imburrare e infarinare due tortiere, versarvi le montate e cuocere in forno a 180 gradi, finchè uno stecchino, infilato nell'impasto, uscirà asciutto. Mezz'ora di cottura dovrebbe essere sufficiente.

  CREMA PASTICCERA (Paolo Fulgente)

500 g di latte 500 g di panna fresca 300 g di zucchero 300 g di tuorli 1 bacca di vaniglia la buccia di un limone 80 g di amido di mais Mescolare i tuorli con lo zucchero e l’amido. Far bollire il latte e la panna con la bacca di vaniglia incisa e la buccia di limone, versare sui tuorli, mescolare bene e portare a 85°. Mettere la crema in un contenitore largo e basso, in modo che si raffreddi rapidamente e coprirla con pellicola a contatto, in modo da evitare il formarsi della "pelle" in superficie.

   BAGNA ALL' ARANCIA

300 ml. acqua 300 ml. succo d'arancia 300 ml. zucchero Sciogliere lo zucchero nell'acqua, portare a bollore e spegnere. Quando lo sciroppo è freddato, aggiungere il succo d'arancia.

  INOLTRE

3 tbs gocce di cioccolato 300 g. marzapane 50 g, cioccolato fondente 2 bustine zafferano in polvere zucchero a velo

 Tagliare il pds a fette ed usarlo per rivestire due ciotole semisferiche, una di 22 cm ed un'altra di 16 cm di diametro; bagnare con la bagna all'arancia. Mescolare le gocce di cioccolato alla crema (tenere da parte un paio di cucchiai di crema) e versarla nelle ciotole. Chiudere con altre strisce di pds, bagnarle e mettere in frigo (vi avanzerà un po' di pds). Stendere il marzapane, aiutandosi con dello zucchero a velo. Ritagliare 2 ovali, che diventeranno gli occhi della papera. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato e, con un connetto di carta, disegnare le pupille. Impastare il marzapane rimanente, meno una pallina, con una bustina e mezzo di zafferano ed usarlo per modellare zampe e becco. La metà superiore del becco va modellata su un matterello, in modo che,una volta asciugato il marzapane, il becco risulti aperto. Impastare il restante marzapane con la mezza bustina di zafferano ed usarlo per modellare la lingua. Sformare le due mezze sfere, accostarle, in modo da formare corpo e testa della papera. Eliminare la crosta dal pds rimasto e sbriciolare la mollica così ottenuta; stendere un velo di crema sulle due semisfere e farvi aderire le briciole di pds, come si fa per la torta mimosa. Posizionare occhi, zampe e becco .

3 commenti:

  1. Lasciamo stare del parlar di foto...io, anche se non le faccio con il cellulare, produco delle robe orrende!! La tua invece è solo un po' scura... la torta invece è bellissima e, mi sa, buonissima!
    Nora

    RispondiElimina
  2. Troppo carina!!Sei pronta per diventare nonna!

    RispondiElimina