martedì 27 febbraio 2018

Il mio Cuban Sandwich per il club del 27

Questo mese, il Club del 27 esplora un libro pubblicato da House & Gardens, dedicato alle cotture lente, dal titolo "Wonder pot".
Da quando sono proprietaria di una slow cooker, mi sono letteralmente innamorata di questo tipo di cottura, che, non solo è comodissima, ma conferisce alle carni una morbidezza speciale. Anche se, ovviamente, funziona benissimo anche con altre preparazioni.
Tra le tante ricette proposte, ho scelto il cuban sandwich, per quel tocco esotico che mi attira sempre. Peccato che gli avocado, qui, difficilmente si trovino al punto giusto di maturazione.
Riporto le dosi così come sono indicate nella ricetta originale, ma io ho aumentato la quantità di alcune spezie (indicate in rosso), partendo dal presupposto che le spezie esotiche, quando arrivano da noi, sono vecchiotte e poco profumate. Bene ho fatto, perché, altrimenti, non si sarebbero proprio sentite.
Per i panini, ho fatto ricorso alla mia collaudatissima pasta da rosticceria.

Cuban Sandwich

Origano                           1 cucchiaino
Cumino                            1 cucchiaino (1,5)
Sale                                 1/2 cucchiaino
Pepe nero                        1/2  cucchiaino
Allspice                            1/8 cucchiaino (2)
Spalla di manzo               700 g
Cipolle                              2
Olio evo                           1 cucchiaio
Aglio                                4 spicchi tritati
Succo d'arancia               1/4 di tazza
Succo di lime                   1/4 di tazza
Avocado                           1

Maionese agli agrumi

Maionese                           1/4 di tazza
Buccia d'arancia                1/2 cucchiaino
Buccia di lime                    1/4 cucchiaino
Succo d'arancia                 1 cucchiaino 
Succo di lime                     1/2 cucchiaino
Sale
Pepe

Mescolare tutti gli ingredienti.              

Tagliare la spalla di manzo in cubettoni. Mescolare in una ciotola i primi 5 ingredienti, aggiungere la carne e girarla in modo che si rivesta ben bene del mix di spezie.
Scaldare l'olio in un largo tegame e rosolarci velocemente la carne, avendo cura che tutti i lati risultino rosolati. Levare la carne dal tegame e metterla nella slow cooker (se avete una sc la cui pentola interna può andare sul fuoco, eseguite questa operazione direttamente; la mia è un modello molto basic e non ha questa opzione, per cui devo sempre rosolare la carne prima sul fornello). Nello stesso tegame, rosolare le cipolle tritate. Aggiungerle alla carne, insieme al succo degli agrumi e agli spicchi d'aglio tritati. Cuocere 8 ore su low, oppure 4 ore su high.
Una volta che la carne sarà diventata tenerissima, toglierla dalla pentola, sfilacciarla con due forchette e bagnarla con un cucchiaio di sugo, per mantenerla umida.
Servire dentro ai panini, spalmati di maionese, insieme alle cipolle e a delle fette di avocado pelato.

IN MEMORIA DI BARBARA PIVETTA R.I.P.
















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venerdì 23 febbraio 2018

Biscotti buonissimi


Se io fossi una di quelle blogger che stanno attente ale numero di visualizzazioni, al SEO, a Google Analytics e ad altre diavolerie di cui non sono nemmeno a conoscenza, non pubblicherei questi biscotti pochi giorni dopo la mia amica Dauliana. Ma il mio è un blog che è rimasto fedele a quella che era la concezione originaria di un blog: un diario  della mia passione per la cucina, un modo per tener traccia dei miei spignattamenti, impedendo che finiscano nel dimenticatoio e il modo più veloce per rispondere a chi mi chiede una ricetta: "la trovi sul blog".
E' vero che è difficile dimenticarsi di questi biscotti, da tanto che sono buoni (li ho già fatti due volte...), ma non si sa mai. E sono molto grata ad Ottolenghi, che non sbaglia mai un colpo, nemmeno quando si tratta di dolci e a Dauliana che me li ha fatti conoscere.

Biscotti Anzac (x 30 biscotti)

150g di fiocchi d’avena
90g di cocco rapè
185g di farina 00
100g di zucchero semolato
40g di zucchero di canna chiaro
100g di uvetta (io gocce di cioccolato)
1 cucchiaino di scorza di arancia grattugiata
185g di burro morbido
60g di miele liquido 
30ml di acqua
1 cucchiaino di bicarbonato

Accendere il forno a 170°c e foderare una placca con carta forno,
mescolare la farina, i fiocchi d’avena, il cocco, gli zuccheri, la scorza di arancia e l’uvetta (o gocce di cioccolato),
mettere il burro in un pentolino e farlo sciogliere a fuoco dolce insieme al miele e l’acqua, 
versare il bicarbonato e mescolare energicamente per 15 secondi, 
*a questo punto se avete usato le gocce di cioccolato fate intiepidire il composto altrimenti le farà sciogliere con un brutto effetto visivo*
unire il burro alle farine e impastare fino ad avere un composto compatto.
Con un porzionatore per gelato (quello per fare le palline di gelato, per intenderci) formare delle palline da 40g e disporle sulla placca foderata distanziandole di circa 5 cm. Appiattirle con le dita inumidite.
Cuocere 18-20 minuti, i biscotti devono essere dorati ai bordi ma morbidi al centro, 
sfornarli e lasciarli intiepidire 5 minuti prima di trasferirli su una griglia fino a completo raffreddamento.
Conservare in una scatola di latta.
       


lunedì 19 febbraio 2018

Un fil di fumo

Questa, se non ho sbagliato i conti, è la mia 52esima partecipazione all'MTC, ma le ricette che ho realizzato sono molte di più, visto che, ogni volta che il regolamento lo permetteva, ne ho presentata più di una (e, ogni tanto, qualcuna di cui essere orgogliosa c'è stata). Numeri che testimoniano quanto io abbia amato ed ami questo gioco. Con altrettanto entusiasmo, mi sono buttata a partecipare ai suoi spin off, come il Calendario del cibo italiano o il Keep calm and what's for dinner o il Club del 27. Sono mesi che, praticamente, pubblico solo ricette targate MTC. 
Tuttavia, da un po' di tempo, non so perché (troppi pensieri legati alla mia vita reale? la senescenza?), ho come la sensazione che la mia creatività segni il passo. E così, mentre gli altri crescono e tirano fuori proposte una più strepitosa dell'altra, a me sembra di fare come i gamberi, camminando all'indietro. Inesorabilmente la tentazione di mollare e lasciar posto a chi è in lista d'attesa si affaccia alla mia mente, ma non mi decido, perché so che mi mancherebbe troppo.
Ma veniamo alla sfida di questo mese. che non ha come tema una ricetta, ma una tecnica: l'affumicatura. Devo dire che Greta ci ha aperto un mondo che, almeno per me, era totalmente inesplorato e di questo le sono enormemente grata. Per la descrizione della tecnica, vi rimando all'esaustivo post del nostro giudice, che insegna ad affumicare qualunque cosa, nel modo più corretto e senza bisogno di attrezzature da professionisti. 
Io, che mi ritrovo con una pentola che, al momento, non so ancora se riuscirà a riacquistare il primitivo splendore, mi sento di aggiungere un solo consiglio: se volete dedicarvi ad esplorare le infinite possibilità offerte dall'affumicatura del cibo, forse fareste meglio a comprare una pentola da pochi euro al mercato ed usarla solo per quello, salvaguardando le pentole della batteria "buona".
La ricetta che ho realizzato, in pratica, si riallaccia ad una vecchia sfida MTC, quella sui budini. Ho affumicato barbabietole e ricotta e, con esse, ho preparato un budino. Per contrastarne la dolcezza, l'ho servito con qualcosa di pungente: una salsina ottenuta con yogurt greco e senape. Per guarnire, chips di patate viola, perchè avrei voluto chiamare il piatto 50 sfumature di viola, ma, purtroppo, in cottura, la barbabietola ha virato verso un begiolino poco allettante. Il sapore, però, era come volevo che fosse.

Budino di barbabietole affumicate (x 2)

Ricotta                       200 g
Barbabietole cotte     100 g
Uovo                          1
Patata viola               1
Olio per friggere
Sale

Per la salsina

Yogurt greco             2 cucchiai
Senape                     1 cucchiaino e mezzo
Olio                           1 cucchiaino
Sale

Affumicare a freddo ( ho usato chips di quercia, provenienti da barili di Jack Daniel's) la ricotta e le barbabietole tagliate a fettine. Frullare con l'uovo e aggiustare di sale. Versare negli stampini mono porzione ed infornare a 150 gradi per circa 25 minuti.
Con una mandolina, tagliare le chips di patata e friggerle in olio ben caldo.
Mescolare gli ingredienti per la salsina.
Circondare ogni budiono con le chips di patata, nappare con la salsina e servire.




mercoledì 14 febbraio 2018

Tanti baci

Ai tempi della sfida MTC sui baci, io ne preparai ben 8 tipi diversi (qui, qui, qui e qui). Non potevo, quindi, mancare oggi che il Calendario del cibo dedica il giorno di S. Valentino proprio a questi cioccolatini tanto amati. Certo, le idee migliori me le sono già giocate, ma anche questa versione, nella sua semplicità, è risultata molto gradevole, grazie all'aroma del mandarino.

Baci al mandarino

Cioccolato fondente                    200 g
Cioccolato bianco                       100 g
Pasta frolla                                  100 g
Panna da cucina                          40 g
Granella di nocciole                    40 g
Zucchero                                     30 g
Glucosio                                      1 cucchiaino
Mandarini                                    2

Tenere la pasta frolla in frigo, in modo che s'indurisca (io avevo in freezer un avanzo della frolla preparata qui). Grattugiarla con la grattugia a fori larghi e cuocere a 180 gradi il briciolame ottenuto.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco; fuori dal fuoco, aggiungere la panna ed amalgamare. Grattugiare la buccia dei mandarini nel cioccolato e, quando si sarà intiepidito, unire le briciole di frolla. Versare il cioccolato in stampi a semisfera e far raffreddare in frigo.
Mettere lo zucchero ed il glucosio in un pentolino, bagnare con un po' d'acqua e far caramellare. Unire la granella di nocciole e versare il croccante su carta forno, formando tanti mucchietti. Appena il croccante si raffredda abbastanza da poter essere maneggiato, ma non si è ancora completamente indurito, modellare i mucchietti in forma di piccole sfere. Sformare le semisfere di cioccolato, scaldare la base delle palline di croccante, in modo che si sciolga un po' e possa attaccarsi suelle semisfere di cioccolato.
Temperare il cioccolato fondente e, con una forchettina, immergere i cioccolatini, in modo che si rivestano. Adagiare man mano i cioccolatini su carta forno.





martedì 13 febbraio 2018

Torta di carciofi

Avevo già pubblicato belle ricette coi carciofi qui, qui e qui, ma, per la giornata che il Calendario del cibo dedica a questa verdura, volevo preparare qualcosa di nuovo. 
Spulciando il sito de La Cucina Italiana, mi sono imbattuta in questa torta, che, da un lato m'intrigava, dall'altro mi suscitava qualche perplessità per la presenza dello zucchero. Ha prevalso la curiostà, per fortuna, perché è venuta fuori una roba buonissima! Ed il succo di limone riequilibra perfettamente lo zucchero.
Di mio, ho modificato un paio di cose: ho sbollentato i carciofi, perché temevo che, cuocendoli "a secco", rimanessero duri ed ho aggiunto del formaggio, che, non solo ci stava bene, ma, abbinato alla nota dolce evocava, alla lontana, le seadas sarde.
Insomma, se avete voglia di provare qualcosa di diverso dalla solita quiche/torta salata, questa fa per voi!

Torta rovesciata ai carciofi

Carciofi                                  5
Pasta foglia                           1 disco
Caciocavallo fresco               100 g
Pecorino grattugiato              40 g
Zucchero                               30 g
Burro                                     30 g
Limoni                                   2
Uovo                                     1
Semi di sesamo                    1 cucchiaio
Latte o panna                        1 cucchiaio

Mondare i carciofi, lasciando un po' di gambo; tagliarli a metà ed eliminare l'eventuale fieno. Man mano, metterli in una ciotola piena d'acqua, acidulata col succo di un limone. Tuffarli in acqua bollente per 7-8 minuti. Scolarli. Sciogliere sul fuoco il burro e lo zucchero in un tegame di 24 cm, che possa andare anche in forno. Appena lo zucchero accenna a caramellare, disporre nel tegame i carciofi a raggiera, con il lato tagliato rivolto verso il basso. Irrorare col succo del limone rimasto. Mettere i carciofi in forno a 200 gradi per 8-9 minuti. Tirar fuori il tegame e, nel caso i carciofi avessero rilasciato acqua, farla asciugare sul fornello. Quando il tutto si sarà freddato, poggiare sui carciofi fettine di caciocavallo e spolverare con il pecorino. Adagiare sulla verdura un disco di sfoglia, avendo cura di rincalzarlo torno torno. Battere l'uovo con il latte o la panna e spennellare la sfoglia. Distribuirci sopra i semi di sesamo ed infornare a 180 gradi fino a doratura (circa 15 minuti).
(La foto, al solito mio, non rende. In particolare, il bordo sembra bruciacchiato, ma vi assicuro che non lo era).